"In campagna, dopo una giornata di lavoro, gli uomini alzavano il bicchiere di vino all’altezza del viso, lo osservavano, gli facevano prendere luce prima di berlo con cautela. Gli alberi centenari seguivano il loro destino secolo dopo secolo e una tale lentezza rasentava l’eternità"
(Pierre Sansot)

Le attività rurali di sostentamento quali l’agricoltura, l’allevamento degli animali, la raccolta dei frutti che ci offre la natura hanno da sempre costituito, oltre al fabbisogno alimentare, un “modus vivendi” semplice e necessario allo spirito dell’uomo. Lavorare la terra, crescere animali, raccogliere natura è passione, sacrificio, dolore sano che si trasforma in benessere e da pace all’anima. E’ questo continuo misurarsi con forme esistenziali diverse dalla nostra, lavorando con le mani e la mente, sporcarsi del fango della terra che ci permette di crescere interiormente anche solo osservando le stelle quando viene buio la sera, riflettendo su quel che si è compiuto. E’ il fare al posto del trovare già fatto. Gli sprechi di cibo ed il non sapere cosa si ha sul piatto sopra la tavola è il male di questa società moderna.

In questa sezione una raccolta di scritti sull'importanza di un rapporto uomo-ambiente partecipativo: