MASSIMO ZARATIN


Biografia 

Massimo Zaratin nasce a Venezia nel 1965. Da sempre appassionato di caccia, pesca e quant’altro possa riferirsi ad un contatto più diretto e vivo con la natura, si occupa appena terminati gli studi, di giornalismo su temi che riguardano in particolare i problemi dell’ambiente.

Nel settore assicurativo dal 1990 non tralascia mai la sua principale passione per la caccia, la pesca, la natura in generale, contribuendo proprio in quegl’anni allo sviluppo del movimento Caccia Pesca Ambiente per il quale ricopre la carica di segretario della Regione Veneto. Accanto a queste passioni, sviluppa l’amore per la filosofia riconoscendo in tutte le riflessioni dell’uomo, siano esse fisiche, siano esse metafisiche, quel binomio inscindibile con la natura, regolato proprio dall’intensità della passione con la quale l’uomo si rivolge ad essa.

Nel 1994 si trasferisce definitivamente in campagna e contribuisce alla fondazione dell’Associazione per la Difesa e la Promozione della Cultura Rurale – Onlus. Autore di diversi saggi ed articoli, collabora attualmente con Federfauna, ricoprendo il ruolo di Consigliere Nazionale. Nel 2012 presenta all’Università di Milano il concetto di “ambientalismo rurale”. E’ tra i fondatori, nel 2016, di filosofiarurale.it.


Il Pensiero

“Il declino dell’uomo occidentale, fors’anche dell’intera civiltà, è sempre più palpabile nelle azioni e nei pensieri. Solo un ritorno alla semplicità della terra, riconoscendo il ruolo preciso dell’animale-uomo all’interno della natura, può invertire la rotta verso il nulla esistenziale”. E’ questo il concetto di Zaratin dal quale si sviluppa l’ossatura della filosofia rurale. Il progressivo distacco dell’uomo dalla natura, ha comportato una sorta di visione distorta della realtà in cui vive, acciecandolo di materialismo, azzerandolo nella spiritualità. In una simile condizione l’uomo non potrà mai uscirne vincente e non potrà trasmettere alle future generazioni il senso del bello, del lieto vivere nella semplicità, dell’amore per i suoi simili e per la natura in generale. Influenzato da pensatori come J.J. Rousseau e da quelli più pratici come H.D. Thoreau, Zaratin sprona a materializzare quanto altre filosofie ideologizzano ponendo al centro dei loro concetti una natura ed una realtà che non esiste. La natura è neutra, non conosce bene o male, concetti questi che appartengono solo all’uomo, e pertanto si rende necessario inserire quest’ultimo nel cerchio della vita così come natura ha voluto. Quando l’uomo seguiva i ritmi della natura, servendosi di quel poco che gli bastava per vivere, allevando animali, cacciando, pescando e raccogliendo quel che natura offriva, egli viveva più sereno e trasmetteva un ambiente sano, non contaminato dal "mostro sociale" moderno che tutto divora. L’uomo oggi può avere una parte attiva per l’ambiente essendo supportato dalla scienza e può contribuire, oltre al benessere dell’ambiente stesso, anche al suo personale e spirituale. Su queste basi nasce nel 2012 il concetto di “ambientalismo rurale”: l’ancestrale bisogno di natura dell’uomo, con l’epoca industriale, ha condotto questo ad interessarsi sempre più dei problemi ambientali. Purtroppo l’ambientalismo è nato nelle città e quindi già avulso dalla natura stessa. L’ambientalismo rurale prevede innanzitutto l’interessamento degli uomini che la natura l’hanno sempre vissuta più a stretto contatto; da costoro deve partire l’input principale alla salvaguardia ed alla tutela. Pur essendo ancor più pratica, la filosofia di Zaratin si inserisce nei concetti della cosiddetta “etica delle responsabilità”, in contrapposizione ai concetti antispecisti del giusnaturalismo e dell’utilitarismo.


Il pensiero di Zaratin in 5 pillole

“Non è necessario che l'uomo sappia tutto, ciò sarebbe impossibile. E' invece necessario abbia il senso del tutto"


“L’ambiente sano, come gli antichi semplici e sani valori, sono stati trasmessi quando l’uomo era più animale”


“La modernità, la materialità, la tecnologia, attorniate da asfalto e cemento, hanno creato la filosofia animalista che, come per le altre 3 cose, viaggia in senso opposto al benessere dell’ambiente, degli uomini e degli animali stessi”


“Il rispetto per gli animali non può passare per il non rispetto dell’uomo”


“La parola senza l’azione è vana quanto l’immaginazione non seguita dalla realtà”


Bibliografia

Quale senso, oggi, la filosofia? 

Jean Jacques Rousseau e la nostra vera natura

Dove sta andando la filosofia ambientale dell’ “homo urbanis”?

Il distacco dalla natura

Onnivori o vegetariani?

Il rapporto uomo-ambiente

NO-KILL … the fishing!

Caccia-anticaccia: alla ricerca della ragione perduta

Significato di cultura rurale

La cultura rurale per far ripartire l'Italia

L'ambientalismo rurale

Se questa è etica...