Mia nonna materna, Alessandra Carbone, nota Santina, è originaria di Pontecorvo, cittadina ciociara immersa nella valle del Liri.
Non sono mai mancate le occasioni per fare una salto a trovare parenti e per me, ragazzino negli anni ‘90 cresciuto a pane e televisione “made in USA”, sembrava un viaggio nella contea di Hazzard dove il tempo pareva scorrere ad un ritmo diverso.
Un luogo dove le foglie di tabacco penzolavano ad essiccare al sole, le tradizioni culinarie erano un universo a sé e i paesaggi di pianura così diversi dalle mie montagne.
Tra i “souvenir” che portavamo a casa, il mio preferito erano senza dubbio le salsicce sott'olio con la "pitartara" (il coriandolo); spezia che conferisce all’insaccato un aroma inconfondibile.
Il ricordo di un panino con il pane di mia nonna, farcito con questa meraviglia artigianale, è capace ancora oggi di stimolare l'eccesso di salivazione…anche a distanza di decenni.
In un mondo sempre più globalizzato e omologato queste briciole di memoria sono un inno alla ruralità, un monito a preservare le differenze locali e a celebrare l'unicità di ogni territorio.
G. Milana
