Filosofia rurale

Sfrattarci dalla nostra terra per proteggere la natura?

2025-01-17 15:25

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Sfrattarci dalla nostra terra per proteggere la natura?

“Sfrattarci dalla nostra terra per proteggere la natura è profondamente colonialista e dannoso per l’ambiente. Dovremmo essere i leader della conservazione, non le sue vittime.”

[Archana Soreng]

Il mondo rurale è essenziale per la difesa e la conservazione della natura come sottolineato dall’attivista Archana Soreng, della gente Adivasi del Kerala l’unico vero popolo indigeno dell’India, durante un discorso all’ONU. Concetto valido anche nella vecchia Europa.

Questa affermazione, apparentemente ovvia, deve essere ribadita a tutti i soggetti interessati, come conservazionisti, naturalisti, ambientalisti e animalisti.

Sfortunatamente, troppo spesso proprio queste categorie non ne sono consapevoli, anzi vedono il mondo rurale come un nemico da combattere.

Questa visione distorta è probabilmente dovuta a una serie di fattori, tra cui la mancata comprensione della complessità e dell'importanza delle attività rurali, nonché la negazione di una realtà che troppi ambientalisti ritengono in contrasto con le loro idee e finalità.

Una visione egoistica e presuntuosa che si basa sulla convinzione di essere nel giusto, di avere la visione corretta del rapporto uomo-natura.

In realtà, il rapporto tra uomo e natura è molto più complesso di quanto si possa immaginare. Il mondo rurale non è un nemico, ma un alleato prezioso per la difesa della natura.

Le attività rurali, come l'agricoltura, la pastorizia, la caccia o la silvicoltura, hanno o possono giocare un ruolo fondamentale nella conservazione della biodiversità.

G. Milana 

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