Momenti di vita di un fotografo della natura.

La moka borbotta in cucina, un'altra settimana è passata. Potrò godermi il meritato week end. Sono le 5, il mondo riposa.

Zaino in spalla, il caffè è nel thermos, una goccia di buon bourbon lo corregge.

Il tardo inverno è un buon periodo per fotografare piccoli passeriformi migratori. Si sale in foresta.

La strada ghiacciata non lascia spazio a distrazioni, nonostante la stanchezza la mente resta vigile. Durante il viaggio il pensiero mi tiene compagnia, penso a come organizzare la mia tesa, a come posizionare il capanno, avrò una buona luce? Questo cielo grigio non promette nulla di buono.

Le nuvole si infittiscono, le prime gocce. Aspetto impaziente, ma non accenna a spiovere. Sul vetro dieci gocce scivolano veloci, aiutate da un vento da poco rafforzato. Le fronde si muovono impetuose come in una danza dal sapore gotico. Le nuvole sfiorano gli alberi, un’atmosfera irreale avvolge il bosco.

La vita del fotografo naturalista è anche questa. Sei preda di eventi, delle forze e del potere della natura. Devi assecondarla, stare ai suoi tempi. Puoi raccontarla se scendi a patti con lei, se accetti il suo dominio. Non puoi sfidarla ma pazientemente esserne spettatore…

Antonio Calvano
Fotografo Naturalista