Cruciani e Parenzo di "La Zanzara" promossi a filosofi rurali
“Per entrare nella migliore società, oggi, bisogna servire buone colazioni alla gente, divertirla o scioccarla: nient’altro”. Cruciani e Parenzo, brillanti conduttori di La Zanzara, famoso programma radiofonico trasmesso da Radio 24, hanno tutti e 3 gli ingredienti suggeriti in quell’aforisma di Oscar Wilde: divertono, e scioccano gli ascoltatori con ottime colazioni a base di animali…e noi li promuoviamo a “filosofi rurali”.
Dopo il coniglio mangiato in diretta da Cruciani qualche mese fa, ieri la pecora “Zanzarina” ha allietato la trasmissione con l’intesa che poi, ovviamente, finirà sul piatto il dì di Pasqua con tanto di spiegazione su come verrà macellata. Siamo convinti che in questa strana società che segue massa e mode del momento, i primi giornalisti che avranno l’ardire di mostrare su questi argomenti la realtà per quel che è, e Cruciani e Parenzo lo stanno facendo egregiamente, oltre a far successo ed ascolti, svolgeranno l’importante compito di risvegliare qualche coscienza troppo assopita da una ideologia curiosa, contorta e contraddittoria come quella animalista. E’ impossibile che tra tutti gli interventi di stizza che si leggono sui social nei confronti di queste provocazioni di Cruciani, che per noi non sono provocazioni ma semplicemente la capacità di saper dimostrare la realtà di questa nostra esistenza, non ci sia qualcuno che rileggendosi mentre ha sul piatto la sua bella bistecca di qualche altro animale, non ragioni sui motivi che lo hanno spinto a scrivere le stesse parole di stizza usate da tutti gli altri, nell’estrema incoerenza del proprio stile di vita.
Cruciani e Parenzo, con il divertimento, lo shock ed appunto le buone colazioni hanno il merito di smascherare i difetti e le ipocrisie di una società che si sta completamente distaccando dalla realtà e dall’evidenza del suo esistere. Una sorta di maieutica moderna che conduce pian piano l’ascoltatore tra i meandri del suo grado di incoerenza raggiunta, inducendolo ad accorgersi della sua ignoranza e a validare il criterio di verità piuttosto che quello basato sulle falsità delle presunzioni e delle ideologie preconfezionate.
Nel complimentarci con i due conduttori che abbiamo promosso a filosofi rurali, auguriamo una buona Pasqua a tutti ed oltre al classico buon appetito, auguriamo sinceramente che qualsiasi sia la pietanza scelta, animale o vegetale, la gente diventi un po’ più consapevole e cosciente almeno di cosa ha sul piatto.
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