"al giorno d'oggi vi sono professori di filosofia ma non filosofi. E tuttavia insegnare è ammirevole quanto, un tempo, fu ammirevole vivere. Essere filosofi non significa avere pensieri acuti, o fondare una scuola, ma amare la saggezza tanto da vivere secondo i suoi dettami: cioè condurre una vita semplice, indipendente, magnanima e fiduciosa. Risolvere i problemi della vita non solo teoricamente ma praticamente” (Thoreau, H.D.”Walden”, B.U.R. 1993)
...recita così nel suo libro “Walden ovvero Vita nei boschi” il filosofo americano Thoreau, vissuto più di 150 anni fa. Da questa sintesi vogliamo partire oggi per un lungo viaggio che abbiamo battezzato per la prima volta: Filosofia rurale.
Filosofia rurale è un laboratorio di idee, pensieri e concetti per trovare risposta pratica alle domande profonde e ricorrenti dell’uomo moderno che si ritrova sempre più distaccato dalla natura, sempre più lontano da quegli impulsi naturali e genuini, semplici e realistici che lo rendevano più uomo quando era più animale.
Filosofia, che significa amore per la sapienza; rurale, che è riferito alla campagna, nella sua accezione più ampia e sempre più comune del termine, ovverosia quell’insieme di elementi e di attività che hanno legato l’uomo alla terra, fin dalle sue origini.
Filosofia rurale, binomio che indica l’amore per il sapere di chi conosce la natura ed i suoi meccanismi perché semplicemente, più di altri, ne ha sempre fatto parte, ne ha seguito i ritmi, ne ha accettato e rispettato la condizione. Un’indagine introspettiva, anche in senso spirituale, per la formulazione di una nuova visione che non perda mai di vista chi eravamo, con la consapevolezza di cosa invece siamo ora e quale spazio ci attende in natura.
Partendo da questi semplici concetti, attraverso la Filosofia rurale, possiamo quindi tentare risposte a domande che irrompono sempre più frequentemente a causa di quella netta e marcata differenza tra la visione dell’esistenza in generale dell’uomo rurale e quella dell’uomo urbano:
- in quali termini è possibile un “ritorno alla natura” diverso da come eravamo e da come siamo?
- cosa sappiamo in termini filosofici sul rapporto uomo-ambiente?
- perché il neoruralismo moderno è incapace di convivere con il ruralismo vero e proprio?
- cos'è la filosofia animalista e chi sono i suoi paladini?
- specismo, utilitarismo, giusnaturalismo, etica delle responsabilità: perché queste visioni dell’uomo moderno sono così diverse e lontane tra loro?
- la semplicità e l’essenzialità del vivere secondo i ritmi della natura possono costituire una valida alternativa ai mali che affliggono l’uomo?
- "Essere" all'interno del cerchio della vita, o solo "Apparire" al suo di fuori come spettatore?
Buon viaggio...
Lo staff di filosofiarurale.it