Intervista in esclusiva al Presidente nazionale Fondazione Cultura rurale - Onlus

In una intervista in esclusiva per Filosofia rurale, Vincenzo Forte, Presidente nazionale della Fondazione per la Cultura Rurale – Onlus, ci spiega l’importanza di difendere le nostre tradizioni e lo stile di vita degli uomini che vivono a contatto con la natura:

Perchè nasce la Fondazione per la Cultura Rurale – Onlus?

Nasce come risposta ai cambiamenti in atto nella nostra società.

Si spieghi meglio

Fino a pochi anni fa la nostra società, nonostante fosse già fortemente industrializzata, conservava ancora l’impronta culturale del mondo rurale nel quale affondava le proprie radici: oggi non è più così. Il prezioso bagaglio di storia, cultura e tradizioni rappresentato dalla Cultura rurale e da tutte le attività che ne sono portatrici, rischia di andare disperso a causa di una sempre più netta contrapposizione con quella che definiamo cultura urbana. È per combattere questa battaglia culturale che nasce la Fondazione per la Cultura rurale – Onlus.

Cosa intende per cultura urbana

Viviamo in una società che, soprattutto in contesti urbani, non riconosce più qual è il corretto rapporto con l’ambiente circostante. È in atto un progressivo distacco dalla “terra”, intesa non semplicemente come luogo fisico, ma come bene immateriale scrigno della conoscenza di quelle pratiche e di quelle consuetudini che hanno garantito per secoli un corretto rapporto tra l’uomo e la natura. Conseguenza diretta di questo impoverimento culturale è la diffusione di pericolose ideologie che hanno fatto della sovversione dell’ordine naturale delle cose una sorta di missione. Dall’animalismo estremista che afferma che la vita di un topo vale quanto quella di un bambino, alle scelte estreme in campo alimentare dei vegani, gli esempi di queste storture sono gli occhi di tutti. Obiettivo dei seguaci di queste nuove ideologie è cancellare tutto ciò che non condividono o, più semplicemente, non conoscono. Di fronte al caos generato da questo nuovo medioevo permeato di violenza ideologica, la Cultura rurale nel suo complesso rappresenta l’equilibrio grazie al quale attuare una gestione sapiente delle risorse al fine di tramandarle alle future generazioni. Vogliamo contrastare queste pericolose derive e sensibilizzare i cittadini al rispetto dell’ambiente senza che questo sia considerato qualcosa di intoccabile ma, al contrario, far comprendere che per godere di una natura florida è necessario il sapiente lavoro di chi meglio conosce il territorio e da secoli ne garantisce lo sviluppo e ne mantiene il delicato equilibrio.

Come si può ottenere questo risultato?

Garantendo all’opinione pubblica una corretta informazione che sia scevra da posizioni preconcette maturate sulla scorta di impostazioni ideologiche. Il nostro lavoro è rivolto in particolar modo alle giovani generazioni perché non abbiano una visione distorta e romanzata della natura, bensì una corretta formazione etico ambientale e capiscano qual è il giusto rapporto tra uomo e natura. Questo lo facciamo promuovendo attività divulgative, convegnistica, progetti di riqualificazione ambientale oppure attraverso i nostri centri didattici culturali.

Cosa sono e come funzionano i centri didattici culturali?

Sono delle strutture, site in diversi ambienti di elevato pregio naturalistico, che utilizziamo per far conoscere il territorio e quindi imparare a rispettarlo. Ai visitatori forniamo la possibilità di vivere e conoscere a trecentosessanta gradi quel determinato ambiente, studiarne le caratteristiche, la flora e la fauna insistenti ma anche e soprattutto le attività che su di esso si svolgono. Attraverso i nostri centri didattici culturali vogliamo informare, divulgare, educare e far comprendere che è possibile un ambientalismo diverso, che punti alla sostenibilità delle attività antropiche come agricoltura, allevamento, caccia, pesca etc. e non alla loro eliminazione.

Siete in controtendenza rispetto a chi vede la tutela del territorio come imbalsamazione

Non si può prendere un territorio che da secoli subisce l’influenza della presenza umana e imbalsamarlo, senza concedere a chi meglio lo conosce la possibilità di continuare a gestirlo. E’ proprio questo approccio, tipico della cultura urbana, che genera squilibri difficilmente sanabili, danneggiando spesso in maniera irreparabile il territorio che si vorrebbe tutelare. Ecco perché il nostro obiettivo non è mostrare semplicemente la bellezza di un luogo, quanto far comprendere che ciò che si osserva è il frutto di dinamiche e sinergie tra diversi elementi che interagiscono: primo tra tutti il lavoro di chi il territorio lo vive e su di esso esercita la propria attività nel rispetto delle regole e dei principi che ne garantiscono la sostenibilità.

Un impegno non da poco pare di capire, anche dal punto di vista economico. Come finanziate le vostre attività?

Di anno in anno cresciamo per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. La nostra più grande risorsa rimane il volontariato, ma per coprire le spese necessarie alla realizzazione delle nostre attività servono anche risorse economiche.

La Fondazione per la Cultura rurale - Onlus è una Organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS), qualifica che le permette di ricevere la destinazione del 5XMILLE dell’IRPEF derivante dalla scelta che ogni contribuente può esercitare quando paga le tasse. È proprio attraverso questo importante strumento che possiamo acquisire risorse per finanziare le battaglie in difesa dei diritti di tutti i portatori della Cultura rurale. Le associazioni animal-ambientaliste portatrici di quella cultura urbana di cui parlavamo prima hanno imparato bene ad utilizzare questo strumento. Basti pensare che ogni anno raccolgono diversi milioni di euro che poi utilizzano in gran parte per finanziare campagne mediatiche contro le attività portatrici della Cultura rurale.

La scelta di destinazione del 5 per mille NON COMPORTA ALCUN ULTERIORE AGGRAVIO DI TASSAZIONE PER IL CONTRIBUENTE, ma prevede la destinazione alla Fondazione per la Cultura Rurale - Onlus di una parte di quello che il contribuente deve comunque pagare allo Stato.

Come è possibile destinare il 5xmille alla Fondazione per la Cultura rurale - Onlus?

Per contribuire al finanziamento della Fondazione per la Cultura Rurale-Onlus attraverso la destinazione del 5xmille, è sufficiente riportare nell’apposito riquadro del modello della dichiarazione dei redditi il numero di codice fiscale della Fondazione per la Cultura Rurale-Onlus (codice fiscale 93031550242), apponendo accanto ad esso la firma del contribuente.

È un piccolo gesto che non costa nulla ma che contribuirà alla difesa della nostra storia, della nostra cultura e delle nostre tradizioni.

Per maggiori informazioni: www.fondazioneculturarurale.it

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