Lettera aperta al mio Direttore

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di Massimo Zaratin con delle considerazioni filosofiche finali relative al mondo venatorio che meritano attenzione 

Caro Direttore di acaccia.com, Marco Buzziolo…

…evidentemente la birra persa con la scommessa sull’approvazione o meno della “mobilità venatoria” in Veneto deve averti notevolmente stizzito perché è la seconda volta che leggo editoriali (qui l'ultimo) a tua firma dove si istiga al “fratricidio”, si inneggia al catastrofismo venatorio (addirittura ipotizzando referendum morti e sepolti nella storia dell’Italia), si lanciano, e neanche tanto velatamente, suggerimenti ai “nemici” anticaccia.

Muoia Sansone con tutti i filistei? Eddai Direttore, la pago io la birra che devi a qualcuno se le reazioni devono essere queste…

Ti scrivo perché ritengo che il tuo ultimo editoriale che commenta la ben nota posizione di FIDC contro le recenti leggi venatorie approvate in Regione Veneto sia quanto di più catastrofico, assieme appunto a quella lettera, si possa leggere per quel che concerne la nostra (comune?) passione. Ti scrivo perché, essendo parte della redazione di acaccia.com, ritengo sia corretto informare tutti i cacciatori circa il pericoloso gioco al massacro messo in atto da qualche dirigente venatorio che mi ricorda fin troppo bene quelli che hanno segnato il declino della caccia e del numero di cacciatori iniziato con la famigerata legge 152 del ’92…ahimè, sono ancora quelli, sono sempre li, e da li non si scollano! Sarebbe stato bello che in tutti questi anni (io ero giovane e me li ricordo già vecchi all’epoca) avessero lasciato spazio ai giovani ma tant’è… i nomi sono gli stessi, uguali i ragionamenti, identiche le strategie che odorano fin troppo di stantio.

Innanzitutto io non vedo alcun fronte di cacciatori spaccato; questo evidentemente è solo nella testa di chi aspira a spaccarlo e non esiterebbe ad allearsi con il più animalista degli animalisti per raggiungere il suo scopo; anzi, per dirti il vero, se l’operato dell’ex assessore Stival fosse stato di gradimento alla base venatoria, non avrebbe preso solo una manciata di voti alle ultime elezioni regionali e non avrebbe così consentito ad un Sergio Berlato di essere, come il solito, il più votato tra tutti i candidati di tutti i partiti. A dirla tutta, è proprio quella lettera a firma di FIDC – Sezione di Venezia (comunale? provinciale?) – che mi da l’impressione che nemmeno tutti all’interno di FIDC la pensino così…se le leggi riguardano il Veneto come mai non è firmata dal Presidente regionale? Che forse le altre sezioni non la pensino esattamente come quella di Venezia? Mah…lo scopriremo!

E’ indubbio che le recenti leggi approvate in Consiglio Regionale Veneto sono delle migliorie (altrimenti non sarebbero state così avversate dagli anticaccia). Consentono ai cacciatori di cacciare di più, nel rispetto delle leggi, nel rispetto del territorio, per il bene di una dignità che ci era stata sottratta proprio in nome di quello che tu chiami “ponte” tra cacciatori, agricoltori ed ambientalisti…ma gli ambientalisti chi? Legambiente? Il presidente della Lega per l’abolizione della caccia nonché consigliere regionale Zanoni che la pensa esattamente come voi? Quel ponte ha consentito di far passare solo i nostri nemici ed i cacciatori li ha lasciati sulla riva dell’indifferenza e della mancanza di rispetto. Ora ci mancherebbe solo che i nostri “fratelli” cacciatori impegnassero i soldi dei cacciatori per muovere ricorsi contro i cacciatori…con questo giro di parole hai capito Direttore cosa fa profondamente male alla caccia?

…e ritorniamo alla nostra bella e cara filosofia perché tutto ci deve insegnare qualcosa: se non ci mettiamo in testa che il nostro mondo ha bisogno di un rinnovamento in termini generazionali, volti nuovi e nuovi modi di pensare le cose, che ha bisogno di gente che sappia combattere ed esprimere con forza le sue ragioni e non di scendere sempre, e sempre, e sempre a compromessi con chi ci vuole morti, saremo noi stessi la causa della nostra fine. Lasciamo le poltrone e le idee a gente giovane, a ragazzi che sappiano certamente trovare un dialogo ma che non rappresentino ancora la “prima repubblica” venatoria, quella dello “stiamo buoni e zitti altrimenti ci tolgono pure quello”. Guarda…ti dirò che pur nella certezza che le recenti leggi approvate in Veneto siano apprezzate dalla stragrande maggioranza dei cacciatori, anche così non fosse, sarei contento lo stesso perché la dignità e l’orgoglio di sentirmi cacciatore, cosa che queste normative hanno saputo infondere in tutti noi (ma li hai visti i video degli ultimi consigli regionali dove Berlato combatte come un leone contro gli anticaccia?), non ha prezzo su qualsiasi buon carniere…

…e se passi per Venezia una birra te la offro io.

Massimo Zaratin

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